C’è un’ora, a Noto, in cui la pietra si fa miele e la città intera sembra trattenere il respiro. È l’ora in cui la luce accarezza la facciata della Cattedrale di San Nicolò e il mondo si tinge d’oro. Proprio accanto, nel cuore del centro storico, sorge Q92 Noto Hotel, raffinata dimora del barocco siciliano di fine Seicento tornato a nuova vita grazie alla famiglia Quartucci — nome che, da Taormina a Noto, è ormai sinonimo di eleganza, accoglienza e verità siciliana.
Un palazzo che custodisce la luce
Varcare la soglia del Q92 è come entrare in un racconto sospeso tra arte e silenzio. La facciata in pietra calcarea dorata riflette il sole del tramonto tingendo la città di miele e ambra; all’interno, muri spessi e affreschi settecenteschi raccontano tre secoli di storia.
Ogni spazio è stato restaurato con una cura quasi filologica: pitture murali e decori d’epoca si intrecciano a lampade scultoree, tessuti pregiati e mobili su misura in legno e pelle. La classicità barocca dialoga con il design contemporaneo senza contraddirlo.
Le dieci camere del Q92 Noto Hotel sono tutte diverse, come pagine di un racconto siciliano.
Alcune si aprono con balconi sulla Cattedrale, altre guardano il giardino segreto tra limoni e gelsomini.
Ogni ambiente è climatizzato e progettato nei dettagli, con bagni eleganti, tessuti naturali, maioliche siciliane e fragranze d’agrumi.
Dalla Classic alla Q92 Master Suite, ogni categoria traduce l’identità dell’hotel in una diversa sfumatura di luce.
È un lusso discreto, fatto di proporzioni armoniche e di un’estetica che privilegia la calma.
Persino gli ospiti a quattro zampe sono accolti con la stessa cura: l’hotel è pet friendly, perché l’accoglienza — qui — è un valore senza esclusioni.
Nei bagni, la collaborazione con Devon&Devon evoca atmosfere hollywoodiane: vasche free-standing in stile anni ’30, carte da parati retrò e consolle Art Déco che si accendono di riflessi dorati sulle maioliche siciliane.
Tutto, al Q92, è pensato per risvegliare i sensi: i profumi d’arancio e fico d’India, le texture vellutate, la luce che cambia di stanza in stanza come in una sequenza cinematografica. GQ Italia lo ha definito “uno dei rifugi più splendidi in cui rilassarsi lontano dal caos turistico”, e la Guida Michelin ne elogia “l’intimità aristocratica e il profumo di fiori che riempie l’aria”.

Luce, lentezza, verità
Ogni momento della giornata al Q92 è un’esperienza sensoriale.
La colazione, servita nella lounge o sulla terrazza affacciata sulla Cattedrale, è un rito che celebra il territorio: torte fatte in casa secondo antiche ricette, marmellate di agrumi biologici, ricotta e miele degli Iblei, pane del forno artigianale dietro l’angolo e frutta appena raccolta. The Telegraph UK la descrive come “una festa per gli occhi, un’armonia di decori, aromi e musica”.
All’ora del tramonto, il lounge bar si accende di riflessi rosa e d’ombra. Qui un calice di vino locale accompagna la metamorfosi della città in teatro d’oro. E quando il giorno si chiude, il giardino profuma di zagara, e il tempo — semplicemente — si ferma.
La famiglia Quartucci: l’arte di far sentire a casa
La storia del Q92 è inseparabile da quella dei Quartucci, pionieri dell’ospitalità di charme in Sicilia.
Nel 1993, Rosaria e Andrea Quartucci aprirono a Taormina la loro prima casa d’accoglienza, Villa Ducale, seguita da Villa Carlotta: piccoli mondi in cui il lusso coincideva con il sentirsi bene.
Nel 2021, insieme ai figli Gaia e Massimo, hanno dato vita al Q92, dove la “Q” è un omaggio al loro nome e il numero civico racconta la storia del palazzo.
“Ci piace accogliere gli ospiti come amici, farli sentire a casa e realizzare i loro sogni ogni giorno”, raccontano. E questa promessa diventa realtà nei gesti semplici: un consiglio sussurrato, un itinerario segreto, un’attenzione pensata prima che venga chiesta.
La loro filosofia, profonda e familiare, ha trasformato il Q92 Noto Hotel in un luogo dove, come scrive Time Out, si vive come in un palazzo d’altri tempi, svegliandosi al suono delle campane della Cattedrale accanto.
Il lusso di sentirsi parte della città
Nel cuore di Noto, il Q92 non si limita a osservare la città: la abita.
Durante l’Infiorata, ogni primavera, i suoi balconi diventano palco d’onore sul tappeto di fiori che trasforma Via Nicolaci in un quadro vivente. Gli ospiti, con un calice di vino in mano, assistono allo spettacolo mentre la brezza diffonde nell’aria profumi di petali e agrumi.
Ma anche oltre l’evento, la connessione con il territorio è costante: il concierge e la famiglia suggeriscono percorsi nascosti e tradizioni locali — dai tour privati dei giardini storici alle visite negli atelier di ceramica, fino ai piccoli riti delle feste patronali dei borghi vicini.
C’è chi sceglie di seguire le orme del barocco tra Modica e Scicli, chi preferisce un picnic sulla spiaggia di Cala Mosche, chi un tramonto in barca lungo la costa di Marzamemi.
Il servizio è sartoriale, fluido, mai invadente. E la cura dei dettagli — dal massaggio in camera alla prenotazione dell’ultimo minuto — riflette un lusso silenzioso, fatto di tempo restituito.
Un mosaico di arte e artigianato
Parte del fascino del Q92 nasce dal dialogo tra storia e creatività contemporanea. Durante il restauro, la famiglia ha coinvolto artigiani locali, designer e artisti per dar vita a un progetto corale.
Molti arredi sono pezzi unici: tavolini in ferro battuto forgiati da maestri siciliani, ceramiche di Caltagirone, tessili ricamati a mano e opere di artisti dell’isola che interpretano la luce e i volti di Noto.
Persino le fragranze d’ambiente sono state create da un laboratorio artigianale di Siracusa, così ogni stanza ha una sua firma olfattiva — zagara, bergamotto o fico d’India — che accompagna l’ospite come una memoria del viaggio.
Il legame con il territorio prosegue nella colazione e nel lounge bar, dove vengono serviti prodotti di produttori locali e dolci che richiamano la tradizione del celebre Caffè Sicilia.
E nella boutique interna, discreta e curata come una galleria, si possono acquistare oggetti d’arte e profumi selezionati: piccoli frammenti di Sicilia da portare via.
Un nome che brilla con misura
Da quando ha aperto le porte, il Q92 ha conquistato la critica internazionale e i viaggiatori più esigenti.
È membro della collezione Small Luxury Hotels of the World, ha ricevuto il Travelers’ Choice di TripAdvisor, e recensioni da Michelin Guide, Sicilia Secrets e The Boutique Vibe lo descrivono come “un rifugio nobile dall’anima siciliana”.
GQ Italia lo definisce “un gioiello dove il barocco incontra il minimal chic”, mentre Sicilia Secrets parla di “un soggiorno che diventa la parte più emozionante del viaggio”.
Ma i riconoscimenti più autentici restano le parole degli ospiti:
“Entrare al Q92 è come varcare le pagine di un libro di fiabe siciliano”, scrive qualcuno.
“Tanto amore per questo posto — non vorrete più andarvene”, confessa un altro.
E in effetti, chi lascia il Q92 si volta sempre una volta ancora, verso la facciata dorata della Cattedrale, come per assicurarsi che quella pietra — viva di luce e memoria — continui a respirare piano, insieme al cuore di chi l’ha abitata.
Scopri di più su Q92 Noto Hotel e sull’universo di accoglienza firmato famiglia Quartucci.
Fotografie di Elisa Garbarino







