Sulle pendici che guardano Taormina, là dove la strada verso Castelmola si avvolge tra il profumo di zagara e il suono delle campane, sorge Hotel Villa Ducale.
Una casa sospesa tra cielo e mare, costruita più con l’anima che con la pietra. Dalla sua terrazza il mondo appare rallentato: l’azzurro dell’Ionio, i tetti di terracotta, l’Etna che respira in lontananza. È un panorama che non si osserva soltanto — si sente.
Fondata nel 1993 da Rosaria e Andrea Quartucci, Villa Ducale fu la loro casa di famiglia, poi trasformata in un rifugio per viaggiatori romantici. Oggi, insieme ai figli, guidano il gruppo QRA Hospitality — la stessa famiglia che firma anche Villa Carlotta e Q92 Noto Hotel — un piccolo universo di autenticità unito da una promessa semplice: «vogliamo che ogni ospite si senta a casa nostra».
E qui, più che altrove, quella promessa si compie.
La vista che diventa esperienza
Dalla terrazza principale la linea dell’orizzonte si allunga come una carezza: il mare di Giardini Naxos, il profilo dello Stretto, l’Etna che fuma appena.
Ogni ora ha un colore — l’alba rosa sui tetti, il pranzo lento nel bianco del mezzogiorno, il tramonto dorato che incendia i bicchieri di vino.
La nuova piscina a sfioro panoramica, lunga quindici metri e considerata tra le più spettacolari di Taormina, sembra dissolversi nel blu.
Ci si nuota nel silenzio, sospesi tra cielo e mare, mentre la luce cambia respiro e disegna ogni ora un colore diverso.
Ma è la luce la vera presenza viva: modella il paesaggio, muta d’umore, scandisce il tempo senza bisogno d’orologi. Al mattino accarezza i tetti color miele, a mezzogiorno vibra sull’acqua, al tramonto incendia il vulcano. È lei la vera padrona di casa — discreta, instancabile, impossibile da dimenticare.
Eleganza che sa di casa
Le diciannove camere e suite, rinnovate nel 2021, uniscono design contemporaneo e artigianato siciliano: pavimenti in cotto, ceramiche di Caltagirone, tessuti naturali nei toni della terra.
 Ogni stanza possiede un balcone o una terrazza privata, perché a Villa Ducale la vista è un diritto naturale.
 La Suite Design accoglie la luce come un ospite, filtrata da tende di lino; la Villa 21, residenza indipendente, guarda l’Etna da un salotto intimo dove il tempo sembra trattenere il respiro.
 L’eleganza non è ostentata: è il piacere di un lenzuolo fresco, di una torta al limone che profuma di casa.
L’arte dell’ospitalità
Appena arrivati, un calice di Prosecco. Al pomeriggio, una torta fatta in casa sulla terrazza.
 Sono piccoli riti che raccontano meglio di qualunque slogan la filosofia dei Quartucci: non si vendono camere, ma esperienze.
 Il concierge, discreto e presente, costruisce su misura giornate di bellezza:
 tour in barca privata lungo la costa di Taormina, degustazioni di vini vulcanici sulle pendici dell’Etna, lezioni di cucina nella villa gemella Carlotta, passeggiate lente tra il Teatro Greco e Castelmola.
 Ogni momento è pensato per restituire all’ospite la sensazione più rara del viaggio: sentirsi parte di un luogo, non spettatore.
Il gusto del tramonto
Quando il giorno sfuma, il ristorante Incanto onora il nome che porta.
 Fiore all’occhiello gastronomico della villa, aperto anche agli ospiti esterni su prenotazione, celebra la Sicilia con grazia contemporanea: gamberi rossi di Mazara, limoni di Sorrento, capperi delle Eolie, pescato del giorno dal vicino borgo di Giardini Naxos e vini vulcanici dell’Etna selezionati tra le migliori cantine biologiche.
In menu spiccano la celebre pasta alla Norma, le mezze maniche al ragù bianco di maialino nero dei Nebrodi e il semifreddo al pistacchio diventato una piccola leggenda tra gli habitué.
 Lo chef Enrico, giovane e appassionato, a fine serata passa spesso tra i tavoli per salutare gli ospiti e ascoltare le loro impressioni — gesto raro che racconta meglio di mille parole la filosofia del luogo: cucina sincera, fatta con il cuore.
Le ceramiche colorate, le lampade sospese e i profumi di basilico compongono un’armonia sensoriale che accompagna la vista sul mare.
 Le candele tremolano al vento leggero, e la costa risponde con la sua musica.
L’arte di restare
Villa Ducale parla a chi ama il tempo vissuto.
 È un luogo per coppie, viaggiatori curiosi, sognatori che cercano autenticità e silenzio, ma non solitudine.
 La sua ospitalità è femminile: attenta, mai invadente, fatta di gesti che restano.
 Non sorprende che TripAdvisor la premi ogni anno tra gli hotel più amati di Sicilia.
Chi arriva qui non sceglie semplicemente un hotel, ma una prospettiva.
Quella di Taormina vista da un balcone sospeso sul mondo.
E quando il sole cala dietro il vulcano e le luci della costa iniziano a tremare, anche il tempo, per un istante, pare fermarsi.
In quel silenzio pieno di vita, capisci che la Sicilia, da questa terrazza, non si guarda — si respira.
										







